scrittore e poeta
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O CERCALO IN INTERNET: AUTORE /LIBRO
Amazon: collegamento diretto Antonio Balzani (Autore)
Immaginate un teatro, unâarena, un anfiteatro. Il silenzio piĂš completo. Lentamente si apre una porticina silenziosa. Ă un inizio! Inizia la vita, inizia lâecologia, inizia lâinquinamento, iniziano i problemi da affrontare, si differenziano gli approcci. Lâuomo deve dominarla la natura che significa conviverci, ottenendone beneficio per la specie: non può sottometterla!
Il futuro si genera nel presente ma deriva dal passato. Capire, confrontare, valutare. Inquinamento e società . Non si può tirarsi indietro, occorre proseguire.
Lâacqua, i cambiamenti climatici, lâinquinamento tra tecnica e politica, soprattutto lâurbanizzazione smodata, la specializzazione e la dipendenza tecnologica, mettono a rischio lâesistenza delle societĂ umane come le conosciamo e forse sono il presupposto per una grave riduzione numerica, una estinzione di massa che coinvolgerĂ la nostra specie forse ricreando su nuove basi il rapporto compromesso. Lâintuizione, il farsi unâopinione è quello che permette di inquadrare il problema ancora ignoto, di avanzare nella giusta direzione in assenza di dati certi e accertabili, di informazioni sufficienti. Il metodo scientifico permette di rendere oggettive le osservazioni e razionalizzare le reazioni ma non si deve sottovalutare la soggettivitĂ nell'approccio. Lâuomo è oggetto soggetto e parametro. La natura è interazione continua tra tutti i parametri quelli ambientali e naturali; equilibri dinamici in continua evoluzione; è ciclicitĂ e riproposizione degli eventi naturali, biologici, ambientali.
Per oltre 40 anni ho cercato di affrontare i problemi applicando, in ogni modo possibile, lâunico mezzo per valutarli in modo oggettivo e arrivare quindi a fornire soluzioni condivisibili e realizzabili per porvi rimedio. Ho tentato in ogni modo di superare, sempre, lâostacolo principale che si deve affrontare quando si inizia la ricerca della veritĂ : il pregiudizio. Lâunico modo oggettivo di affrontare qualunque tematica è quello di utilizzare il metodo scientifico, contestualizzando i dati: come e quando, dove e perchĂŠ, chi o cosa, sono le domande cui si deve sempre rispondere. Occorre identificare il tempo in cui i fatti accadono o sono accaduti, identificare il luogo, lo spazio interessato allo svolgimento dei fatti stessi restringendolo all'essenziale, identificare infine quali fattori possono assumere il ruolo di parametri attivi o interattivi nello svolgimento dei fatti indagati. Occorre ricorrere ad approssimazioni per ottenere questi dati, approssimazioni che devono permettere di far luce sulla situazione studiata, fatti ed effetti ma non devono mettere in ombra altri fattori che possono, magari in seguito, diventare importanti indicatori. Il metodo scientifico permette di rendere oggettive le osservazioni ma ho imparato anche a non sottovalutare la soggettivitĂ nell'approccio. Lâintuizione, il farsi unâopinione è quello che permette di inquadrare il problema ancora ignoto, di avanzare nella giusta direzione in assenza di dati certi e accertabili, di informazioni sufficienti. Spesso è proprio questa fase dellâindagine ad impedire un approccio corretto. Lâopinione deve essere falsificata: guai a non farlo. Occorre uno sforzo veramente grande per lasciarsi alle spalle non tanto la soggettivitĂ ma il pregiudizio che inficia ogni ulteriore ricerca. Il pregiudizio è connaturato alla nostra formazione e può deformare il giudizio. Nessuna cosa ha un senso se non è contestualizzata nel tempo, nello spazio e nei parametri attivi. Il difficile è proprio definire questi ultimi scegliendoli come i piĂš importanti fra i tanti che appaiono sulla scena della ricerca. Il pregiudizio ha questa specifica capacitĂ : è in grado di alterare proprio la scena, il fondale e quindi mascherare la domanda fondamentale cui si vuole rispondere. Ho preso alcuni appunti ad un convegno sul rischio ed il pericolo. Mi confermano l'impressione che in assoluto, per tutte le persone, il maggior pericolo e conseguente rischio per la salute con effetti sicuramente letali nel tempo, sia semplicemente l'attivitĂ di vivere! Tutto il resto sono solo costosi effetti collaterali.
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LA NATURA è IL LIMITE DELLâUOMO
Un bicchiere dâacqua
INTERAZIONE, continua tra tutti i parametri ambientali e naturali, EQUILIBRI DINAMICI, in continua evoluzione, CICLICITĂ degli eventi naturali, biologici, ambientali, il ciclo dellâacqua. Sono le condizioni determinanti la possibilitĂ di esistere dellâuomo o dellâumanitĂ tutta, parte integrante di un tutto unico: la NATURA! Interazione, continua tra tutti i parametri ambientali e naturali, equilibri dinamici, in continua evoluzione, ciclicitĂ degli eventi naturali, biologici, ambientali. Sono le condizioni determinanti la possibilitĂ di esistere se non di tutta lâumanitĂ nella sua struttura sociale ed economica, dellâuomo come specie almeno, parte integrante di un tutto unico: La Natura di cui segue ed esegue e persegue, tutte le regole e i meccanismi e gli obiettivi. Oggi io diffido dei termini Bio ed Eco poichĂŠ vengono spesso, troppo spesso, sbandierati a favore soprattutto di questo o quel prodotto commerciale fino a divenire solo marchi, snaturati del loro significato ed anzi sinonimo di imbroglio, di artifizio arcano, qualcosa destinato ad incrementare o incentivare il consumo di ciò che altrimenti incontrerebbe serie difficoltĂ a divenire dâuso comune, o meglio un bisogno imposto, senza lâausilio del â marchio di qualitĂ â Bio ed Eco compatibile.
Voglio parlare dellâacqua, di un bicchiere dâacqua, cosĂŹ semplice ed essenziale, cosĂŹ scevro da ridondanti aggettivi da sembrare e sostanzialmente rappresentare lâessenza stessa della possibilitĂ di vita per lâuomo. Il pianeta terra è sottoposto all'interazione continua delle forze planetarie che lo mantengono in equilibrio nello spazio, il sole, che manda tanta energia da riscaldare fino a scottare la pelle, pur trovandosi a circa 156 milioni di chilometri di distanza. Questa potenza potrete apprezzarla facilmente provando a percepire il calore di una stufa, di un calorifero e paragonando lâintensitĂ del calore e le distanze. La luna, regina delle maree, che attrae e deforma regolarmente quattro volte al giorno la sagoma terrestre, gonfiandola e sgonfiandola ora qui e ora lĂ ; se può farlo sulla massa delle acque planetarie, pensate all'effetto sulle minuscole bolle ripiene di liquido che costituiscono le singole cellule, delle quali ognuno di noi umani è niente di piĂš che un agglomerato, sinergico e simbiotico, di circa 15 miliardi.
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