scrittore e poeta
Genere: Fantascienza
Trama:
La fantascienza è l'arte di raccontare il futuro secondo un percorso logico a partire da premesse indimostrate.
La peculiarità del genere umano non è quella di saper comunicare, come
si crede da secoli, ma la capacità di fantasticare e così provare emozioni, sperimentare l'amore.
La vita eterna, la reincarnazione, i fantasmi, sono parte del sentire comune da secoli. Esistono davvero?
La vita vissuta lascia una
traccia? La traccia dipende dalla forza delle emozioni?
Un esperimento nel lontano futuro si ripromette di verificarne la realtà. Ci riusciranno?
Recensione:
Un romanzo ricco di fascino, di riflessioni
profonde, a tratti poetico. "L'uomo che visse mille vite" parte da un'impronta legata alla fantascienza, ma al suo interno si evolve, muta, arrivando a toccare temi fantasy, contemporanei, avventurosi e sociali, rinnovando sé stesso e
costituendo, nel suo complesso, un'opera dinamica e coinvolgente.
La scrittura di Balzani scorre fluida e priva di impedimenti, andando anche oltre i limiti stilistici imposti dalle regole letterarie. Uno di questi vincoli ignorati è l'utilizzo
delle virgolette che identificano i discorsi tra i personaggi. Non esiste differenziazione di segni tra la narrazione e le parti parlate, esse risultano comunque comprensibili e distinte nella logicità e nella continuità della trama.
Una
scelta che appare chiara pensando alla struttura del romanzo. Un 'esperimento scientifico che vuole identificare all'interno del cervello umano percorsi neurali di diverse vite vissute, attraverso il tempo, da un solo individuo.
Ecco quindi che, attraverso
il filo conduttore dell'esperimento, viaggiamo attraverso i pensieri, i ricordi del soggetto in esame, che vengono visualizzati come immagini e che il lettore scopre attraverso sette racconti distinti. Quadri di vita, dati e parole che non hanno bisogno di
virgolette per portare il loro messaggio.
L'autore dimostra varietà e fantasia e sviluppa i temi dei racconti con delicatezza e profondità, regalando esperienze interessanti e imprevedibili che si seguono con genuina curiosità e
attenzione.
Nelle vite che ci vengono mostrate/descritte, troviamo il tema della guerra proposta come demone che influenza la vita delle persone, come battaglia tecnologica per ottenere informazioni da vendere, lotta contro il destino, la natura e la
sorte avversa, guerra per vedere riconosciuto il proprio valore e il diritto di esistere. Racconti che assumono sapori esoterici, che assumono forma di viaggi intrapresi per raggiungere la consapevolezza dell'età adulta, che riflettono sulla vita di
coppia e sul futuro verso cui l'umanità sta andando. Una possibile realizzazione tecnologica che alla fine non porterà benessere, perché in fondo l'essere umano è naturalmente portato a combattersi fino alla soglia dell'autodistruzione.
Unicamente la minaccia dell'estinzione sembra in grado di far capire che solo un rapporto rispettoso col pianeta e gli altri esseri viventi può generare vita e crescita. A volte le narrazioni richiamano alla memoria celebri scritti come Il
vecchio e il mare o Robinson Crusoe. Piccole parti che fanno risuonare echi della letteratura mondiale patrimonio di tutti, senza togliere originalità ad un romanzo ben strutturato.
Alla fine troveremo molti spunti di riflessione
mentre una domanda risuonerà: esiste la possibilità di vivere mille vite, reincarnarsi alla fine di una e ricominciarne un'altra in tempi e luoghi diversi? Oppure quelle esperienze sono solo sogni, frutto della fantasia. Una cosa è certa:
l'uomo è un essere creativo, ed è proprio questa capacità di invenzioni fantasiose e libere a renderlo speciale.
(Tatiana Vanini)
libro di avventura per ragazzi.
ON 3 MARZO 2017 CULTURA. NAZIONALI CATEGORIE
Ritorna il Far West con Frontier’s, racconti dalla frontiera
Roma, 3 marzo 2017 -
C'era una volta il west. E c'è ancora il west. Grazie aí racconti di Frontiera di Antonio Balzani ritornano a pieno diritto I luoghi, I personaggi e le vicende dl una fortunata fetta di letteratura del passato.
Racconti di avventura che hanno entusiasmato i ragazzi per decenni vengono ora riproposti in un contesto di semplicità che coniuga la fantasia all' avventura ai luoghi e agli argomenti, aì valori dell’attualítà pìù contemporanea.
Una lettura semplice e avvincente adatta a lettori tra 10 e 16 anni, che fa capire l’importanza della diversità come valore aggiunto, per una letteratura associata ai sogni di molte generazioni, attraverso le componenti del nuovo mondo, della distanza, della differenza culturale.
Innesca l’immaginario, offrendo un nitido e gradevole paesaggio, una fotografia mentale Istantanea.
Un alleato per la fascia dei lettori della preadolescenza, che offre loro una risposta tangibile al perché sia così bello leggere, immergersi in altri mondi, lavorare di fantasia, avere una visione.
In termini strettamente stilistici, oggi come allora, Il valore della narrazione è alto.
Il susseguirsi degli eventi, Il loro intreccio, la rappresentazione meticolosa degli episodi rendono Il testo vivo e scorrevole.
Un testo adrenalinico, Impossibile da lasciar andare, è quasi come riuscirne a percepire i colori, Il calore, la sabbia, Il sudore, i battiti nel petto, le corse.
Un classico esempio di narrazione diretta, senza panegirici.
Il sacrosanto diritto e dovere dl raccontare.
Fatti e avvenimenti sono ambientati e contestualizzati perfettamente, in modo da crearne uno scenario sognante, strutturato nell'alternarsi delle emozioni che ogni episodio consegna ai personaggi prima e al lettore poi.
Il lettore ha inevitabilmente la fortuna di vivere più vite.
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La Recensione
27/4/2017
"La solita scuola. E ora di cambiare", il libro che fa discutere di Antnio Balzani
È da oggi disponibile su Amazon.it 'La Solita scuola. È ora di cambiare!
Il libro vale molto e costa molto poco. Un’opportunità di accedere ad un punto di vista differente per docenti genitori e ragazzi.
Come cambiare davvero e come farlo dall’interno?
E’ un’analisi impietosa e lucida di quello che la società chiede alla scuola e dalla scuola pretende ed esige.
La scuola è pubblica, anche quella privata o privatizzata: pubblici sono i suoi effetti sull’istruzione e sulla cultura e le ricadute sulla società.
Il libro, dice l’autore, è un atto dovuto, alla memoria di colleghi ed amici scomparsi ed in omaggio a quelli, per fortuna molti, tutt’ora viventi anche se ormai esterni al mondo scolastico cui hanno prestato intere vite professionali.
È un omaggio alle infinite discussioni, ai confronti, alle pratiche attuate con risultati che non sempre sono quelli attesi.
Un omaggio comunque a chi ci ha provato e ci prova in continuazione perché insegnare non è un mestiere o meglio non è solo un mestiere ma partecipazione e coinvolgimento totale.
Dal libro si deriva il ringraziamento ed il ricordo dei ragazzi, gli eterni ragazzi quindici- diciottenni che nella convinzione di essere semplicemente costretti a frequentare per imparare con fatica e sacrificio, vivono di fatto a scuola una parte importante della loro esistenza.
La gratificazione di un loro ricordo e di un loro riconoscimento dopo anni e l’apprendere che molti hanno superato i maestri o comunque trovato la loro via con soddisfazione, è la ricompensa migliore.
La scuola è il mondo degli adolescenti. Cosa vogliono, cosa gli serve? Come vedono la scuola?
“Mi hanno insegnato tanto” ribadisce l’autore, io invece non potendo insegnargli nulla ho solo potuto permettere a tutti loro di imparare qualcosa.
La lettura di questo libro permette di entrare in contatto con una critica costruttiva ed oggettiva alla scuola, a come si potrebbe ripensarla ed alla società della quale rappresenta una parte essenziale.
OPINIONI E ECENSIONI LIBRI
Opinioni e recensioni sui libri. Calendario di eventi culturali, fiere e presentazione delle opere. Novità e interviste agli autori.
VENERDÌ 12 MAGGIO 2017
LA RECENSIONE DEL GIORNO: "IL MIO PENSIERO LIBERO: UN VIAGGIO INFINITO" DI ANTONIO BALZANI
IL MIO PENSIERO LIBERO: UN VIAGGIO INFINITO
di Antonio Balzani
Albatros Editore, 2016, pag. 362
Genere: raccolta di pensieri
Dove comprarlo: Amazon
Ibs
La Feltrinelli
Ho adorato questo libro e sono certa che lo adoreranno tutti i suoi lettori. Si tratta di una lettura stimolante, profonda e leggera al tempo stesso, divertente ma istruttiva. L'autore definisce questa sua opera quasi un testamento spirituale, piuttosto penso somigli a uno di quei taccuini che gli artisti portano con sé in viaggio per annotare appunti o disegni. Ne esce fuori una straordinaria collezione di pensieri, domande a cui potrete rispondere, affermazioni che vi piacerà confutare, aforismi che vi faranno riflettere. L'autore mette in guardia su una parte del suo libro, di circa 80 pagine, che potrebbe risultare noiosa ma, con il suo invito a leggere i pensieri in ordine sparso, mi è sembrato quasi uno stimolo a fare il contrario: ho iniziato dalle pagine "sconsigliate" e poi sono tornata all'inizio del libro e penso che siano le pagine più intime e personali di tutta l'opera. Scegliete voi il sentiero da seguire in questa lettura e, se vi pace, scriveteci sopra, conversate con lo scrittore, criticatelo o prendete le sue parti. Che si tratti di pensieri inerenti la scienza, la religione, l'amore, la morale o i consumi, questo non è un libro da leggere, ma da consumare avidamente.
Pubblicato da Paola Alessandra Consoli a 21:00:00
Il viaggio infinito dell'uomo in mio pensiero libero "
Estratto da “ La valle dei Templi “ quotidiano di informazione ed approfondimento. Notizieinunclick.it/category/cultura. E altri.
20 febbraio 2017 l Filed under: Cultura / Posted by: Redazione
Epigrafe:
Leggere permette di convivere tante vite e ogni volta di confrontarsi e rimettere in discussione anche sé stessi !
È uscito "Il mio pensiero libero" di Antonio Balzani, un libro che spazia sugli argomenti che interessano la vita e le grandi domande fondamentali che a essa appartengono.
Un libro che rappresenta un percorso, con le tappe di un percorso che costituiscono la vita di un uomo.
Il percorso si svolge dalla giovinezza, piena di emozioni e di passioni forti per giungere alla maturità in cui si sviluppa l'interesse per la società, i meccanismi sociali e di interazione, per arrivare all' oltre nel quale la vita si riassume e stranamente, ritrovando nei ricordi le motivazioni continua a svolgersi, scemate le passioni, ritrovando nuovamente le emozioni e prendendo in considerazione il passaggio futuro.
Il tutto si avvolge attorno ad un tronco centrale, "un albero della vita" che rappresenta il filo conduttore della vita di ognuno.
E poi la curiosità. L'uomo è contraddistinto dalla curiosità e dalla capacità di astrazione.
Per la vita dell'autore in particolare, la sua grande passione, il suo più grande interesse di sempre: la natura.
Comprendere la natura ed i suoi meccanismi basilari per arrivare a rendersi conto che la natura è banalmente semplice ma l'interazione di tutti questi meccanismi semplici porta alla più grande complessità possibile.
Quale dunque il senso della vita?
L'uomo non è altro che una specie naturale che agisce secondo i meccanismi propri della specie.
L’essere umano è un simbionte di altre quindicimila specie, in un agglomerato interattivo di circa 200 miliardi di individui, ognuno dei quali è un singolo individuo e come tale agisce e vive completamente, individualmente, perseguendo esclusivamente i propri interessi, seguendo la propria natura, spesso senza rendersi conto di essere solo una parte dell'intero.
Nascere, nutrirsi. Nutrirsi selettivamente per crescere. Crescere per sopravvivere. Sopravvivere il più a lungo possibile per riprodursi come specie identificabile, cioè rintracciabile in un contesto.
Ma alimentarsi non è solo, per l’uomo, semplice nutrirsi, è anche piacere, convivio, conversazione, scienza.
Sedersi a tavola con gli amici è vivere quindi mangiare bene è vivere bene.
Morire dopo aver contribuito secondo le proprie possibilità, riportando l'equilibrio energetico nel sistema.
Un cerchio, un ciclo, un percorso senza fine, un viaggio infinito differente ma sovrapposto per ciascuno di noi.
Il libro raccoglie i pensieri di una vita e sulla vita: sulla scienza e la società; la natura, la storia, le religioni, l'amore.
Una filosofia essenziale. Riflessioni elaborate sulla base di emozioni, ricordi e spunti casuali: un panorama, una situazione, una frase detta o sentita, una conversazione.
Un libro che dopo averlo letto si deve e si può rileggere, in avanti oppure indietro anche a partire da ogni punto.
Sempre un nuovo inizio e mai una fine. Riassumere sessanta e passa anni di vita, di esperienze, di idee e ragionamenti non è semplice: ci vorrebbero sessanta e passa anni per raccontare la realtà che si tenta di esprimere e i contenuti suggerire. Un diario con pensieri e riflessioni elaborate . Una filosofia essenziale.
Porsi domande e cercare risposte che magari spuntano fuori all'improvviso dopo anni, quando il cervello, in piena autonomia, decide di fornire dei collegamenti. Magari viaggiando in auto, o in momenti in cui l'attenzione è distratta, come in un dormiveglia, come capita spesso a tutti.
Pensieri condivisi; stimoli a sviluppare ulteriori pensieri osservazioni riflessioni che spaziano su tutto ciò che attraversa la vita e la determina. Nessuna censura, nessun timore, nessun vincolo al pensiero libero, critico, creativo autonomo
"Il mio pensiero libero" è un libro che mette in discussione ognuno di noi .
Per conoscere meglio l’autore suggeriamo anche il suo sito internet all’indirizzo www.balzani-antonio.it
dove acquistarlo
gli interessati al libro “Il mio pensiero libero, un viaggio infinito!” lo possono trovare su Amazon al link www.amazon.it/mio-pensiero-libero-viaggio-infinito-ebook/dp/B01GDCJOW8. oppure con gli altri libri su https://antonio.stores.streetlib.com oppure ancora http://www.albatrostore.it/1/il_mio_pensiero_libero_un_viaggio_infinito_antonio_balzani_11296027.html
tra cui Ibs.it, Hoepli.it e Libreriauniversitaria.it.
RITA MASCIALINO RASSEGNA DI POETI, SCRITTORI E ARTISTI 2017
Antonio Balzani: Il mio pensiero libero: un viaggio infinito.
PREMIO LETTERARIO NAZIONALE 'FRANZ KAFKA ITALIA' VII Edizione 2017, Sezione
Cenni biografici :Antonio Balzani (Bardi PR 1952) è chimico industriale e geologo, si occupa di protezione civile, di volontariato, di ambiente e di inquinamento industriale e ambientale, anche di politica, cultura e analisi dell'informazione o ecologia sociale. Scrive saggi e articoli relativi a discipline scientifiche quali astronomia, geologia, chimica e biologia, di scienze umanistiche quali la filosofia.
Da Il mio pensiero libero: un viaggio infinito
146-147
"(...) Le favole per bambini non sono mai storie allegre e spensierate ma drammatici e complessi racconti di sofferenze, delusioni, indegnità, orrori e paure, abbandoni, scelte e rinunce; solo alla fine hanno tutte in comune che durante la vita, nonostante tutto ciò che può essere capitato nell'infanzia; il risultato sarà positivo per il protagonista, nonostante e indipendentemente dalla fine che faranno tutti gli altri personaggi della storia.
In questi giorni ho assistito a una serie di inchieste che riguardano il mondo dell'occulto, maghi, veggenti, guaritori; tantissima la gente anche nella nostra epoca tecnologica razionale che si rivolge a loro con fiducia e speranza, nonostante sia praticamente certo il trucco e l'imbroglio. Ho imparato alcuni trucchi di questi ciarlatani: sono trucchi semplici che permettono di fare profezie rassicuranti che fanno guadagnare loro un sacco di soldi. Se le cose non funzionano come previsto, è colpa degli scettici che con la loro presenza offendono gli spiriti. Gli scettici, gli scienziati, i tecnici, gli infedeli, per anni hanno scoperto e portato alla luce i trucchi e gli imbrogli ma la gente continua e continuerà a pagare qualunque cifra pur di essere illusa; non pagherà mai niente perché gli si spieghi che non è possibile sfuggire alla realtà.
La stessa cosa del resto fanno anche gli accademici più seri che tendono ad accantonare, sminuire, fatti ed eventi solo perché li trovano scomodi, fino al punto di convincerti che tutto lo scibile umano, tutto ciò che esiste e che è possibile sapere è contenuto, ma solo ed esclusivamente, in ciò che è scritto e documentato nei libri.
( ... )".
Recensione.
Il saggio di Antonio Balzani Il mio pensiero libero: un viaggio infinito RM: Gruppo Albatros Il Filo 2016) tocca più o meno brevemente e del tutto liberamente numerosissimi temi culturali e sociali proposti singolarmente, fuori da ogni sistematicità, talora esposti in forma aforistica, ma che valutati tutti insieme formano una visione del mondo ampia e coerente nelle sue coordinate di base, tale che mai annoia e sempre invoglia a proseguire nella lettura.
Il titolo dell'opera appare formato sulla scia di quello della canzone Il mio canto libero di Lucio Battisti del cui testo l'Autore condivide anche un importante assunto, quello del rifiuto del pregiudizio in qualsiasi ambito esso si esplichi, il canto di Battisti e il pensiero di Balzani sono entrambi liberi appunto dal pregiudizio.
Si tratta di riflessioni dell'Autore sul senso della vita reale e concreta, sull'eternità, sulla fisica, sugli dei, su eventi storici importanti del passato, sul presente sociopolitico di vari Paesi, sulle donne, sugli uomini, sull'evoluzione, su moltissimo altro, per cui é impossibile presentare una sintesi del saggio che dia ragione, almeno sufficientemente, degli innumerevoli spunti di pensiero in esso contenuti asistematicamente e frammentariamente.
L'Autore stesso afferma come non sia semplice riassumere sessanta e più anni di esperienze, di produzione di idee e di ragionamenti (245).
In ogni caso, dal brano posto ad introduzione di questa Recensione, si di deduce chiaramente quale sia il binario su cui scorrono le idee di Balzani: la sua formazione scientifica é così solida da non avere spazio per pregiudizi di sorta, per chimere astrologiche e carte divinatrici, per cui il lettore sa immediatamente che tipo di pensiero può trovare espresso nelle trecentocinquantotto pagine di corposo saggio dell'Autore.
Un interessante concetto tra gli altri riguarda la volontà di essere illusi che da sempre affligge tanta parte di umanità.
Certo, occorre coraggio per accettare che la vita sia una manifestazione transitoria che terminerà nell'annientamento definitivo dell'identità individuale, della personalità di ciascuno di noi, e non tutti hanno tale coraggio, tuttavia è o, per addolcire la pillola, potrebbe essere vero che si finisca per sempre di esistere.
Tutta l'arte e il pensiero di uomini che riflettono su questo dato che sta come un tremendo macigno appeso al collo degli umani e dal quale nessuno si può liberare ci aiuta ad affrontare l'interminabile futuro che tutti attende.
Anche il saggio di Antonio Balzani ci aiuta, ci accompagna come un breviario da leggere quotidianamente per un frammento o l’altro; non ha bisogno di essere letto tutto di seguito essendo composto di frammenti.
Non si deve in ogni caso ritenere che il pensiero di Balzani, pur impostato scientificamente sia avulso da ogni umanesimo, anzi, come si inferisce dalla modalità stessa di trattazione degli argomenti, sempre intrisa di filosofia e spunti culturali a vasto raggio, si può vedere come Balzani ritenga la formazione umanistica essenziale non solo in sé e per sé, ma per avere una più corretta e completa interpretazione della vita, soprattutto e per quanto qualcuno se ne possa ancora sorprendere, un più corretto e profondo concetto di scienza: non ridotto a qualche formula o a tante formule tecniche, come addirittura studiosi, oltre che uomini comuni ritengono debba essere, in una ottica che non può essere che riduttiva del fenomeno scientifico (244):
“(...) Ho letto tanto, di tutto, senza pregiudizi e tanto ho pensato anche perché non mi piacciono le sciocchezze e gli sciocchi soprattutto e non volevo sentirmi tale. Ho sempre trovato spunti di pensiero profondi, in ogni lettura anche in quelle più fantasiose, anche nei romanzi oltre che nei saggi e persino nei giornali maschili e femminili, anche se me ne sono accorto, a volte, solo molto più tardi, quando appunto mi sono messo a pensare. A furia di frequentare pensieri umanistici-filosofici-socializzanti, mi sono accorto che ora invece, praticamente, sto dimenticando le componenti scientifiche che stanno alla base della mia formazione culturale: dovrò sforzarmi di recuperarle anche per voi che forse mi leggerete un giorno ( ... ) Sono un chimico e un geologo: un buon geologo nonostante sia specializzato in. petrografia e dunque sostanzialmente ancora un chimico. Sono diventato un geochimico e dall'industria all'ambiente il passo è stato breve ed automatico. In questo settore, con largo anticipo sui tempi, la mia carriera professionale si è sviluppata. La mia formazione tecnica mi induce al pensiero razionale che necessita sempre della sua dimostrazione concreta e reale, quella che si ottiene nel laboratorio di ricerca, prova e sperimentazione. La geologia mi ha insegnato a vedere l’insieme in scale differenti di tempo. La mia personale ed autodidattica formazione umanistica invece mi permette di intravvedere e valutare l'aspetto filosofico che è alla base dell’evoluzione del pensiero critico e scientifico e di accettare le ipotesi da falsificare, come possibili fino a prova contraria ( ... )".
A proposito della filosofia, si aggiunge qui in piena condivisione con le idee di Balzani che essa sorse come prima ufficializzazione del pensiero scientifico, quello dei cosiddetti fisici che erano proprio i fisici dell'epoca, diversi da quelli odierni ma progenitori di questi. Non solo, ma essa sorse anche e soprattutto come discussione attorno al metodo scientifico, attorno all'episteme e alle sue differenze con il mito, alla morale, alla psicologia o scienza dell'anima al tempo etc., attorno a qualsiasi oggetto del sapere, appunto come filosofia della scienza.
Che tale concetto delle origini sia stato immediatamente, per così dire, inquinato dall'intromissione, di nuovo e ad oltranza, del pensiero religioso che non voleva perdere il monopolio sull'interpretazione del mondo, nulla cambia nella qualificazione della filosofia delle origini e dei tempi successivi fino ad oggi.
Molto acutamente Antonio Balzani mette in evidenza l'importanza del pensiero umanistico e delle umane lettere non solo per la formazione dell'uomo, ma ne sottolinea l'importanza, come già anticipato, quale base del pensiero critico e scientifico, ponendolo così in una unione - molto originaria - con la scienza delle formule e che lo vede non in una posizione di sudditanza, ma di collaborazione, verifica e valutazione, ciò appunto in sintonia con gli esiti più recenti delle riflessioni sul metodo scientifico attuate ai vertici nell'ambito scientifico mondiale.
Concludo la breve presentazione con il paragrafo finale del saggio di I Balzani (362):
"( ... ) Mi dicono. Perché non ti accontenti mai? Perché dovrei accontentarmi? Se muoio oggi, gli obiettivi che avrò raggiunto nella mia vita saranno stati quelli che sono adesso e solo quelli; se vivrò ancora, allora ci sarà dell'altro da fare, da realizza vedere, da capire, da imparare; possibilmente altro bene da fare ed altre persone e cose da amare".
Che cosa significa accontentarsi?
Chiarendo ancora: significa vivere non sfruttando le potenzialità del proprio cervello, come si sente spesso, troppo spesso dire da tanta umanità, troppa umanità: "Perché fai tutto questo? Non ne vale la pena".
Vale forse la pena di riposarsi per assaporare in anticipo l'eterno riposo che comunque ci attende?
Certo, anche questo e molti altri modi di trascorrere la vita hanno il loro senso ma, occorre concordare con quanto afferma Balzani direttamente e indirettamente con la sua opera, ha più senso capire il mondo finché ci è possibile e quando si è intenti a capire il mondo, non si ha in genere tempo, sempre come asserisce Antonio Balzani, per fare del male al prossimo e a se stessi.
Rita Mascialino
“A book that sweeps over the arguments that concern life and the great fundamental questions. Thoughts of a life and about life: on science and society; nature, history, the world’s religions; love. An essential philosophy. Reflections based on emotions and memories, casual remarks: a panorama, a situation, a phrase spoken or heard, a conversation. The scientific method. Questions are posed and answers sought that may arise unexpectedly after years, when the brain, fully autonomous, decides to supply the connections. Perhaps travelling in the car: moments when the attention is distracted, between waking and sleeping.”
The book represents a path that makes up the life of a man, in particular the author’s.
Everything takes place around a central trunk, “a tree of life”.
A circle, a cycle, a path without end, an infinte journey different for every one of us but superimposed.
Il senso della vita. Il libro rappresenta un percorso. Le tappe di un percorso che costituisce la vita di un uomo cioè di tutti. Si svolge dalla giovinezza, di emozioni e di passioni forti, alla maturità con la partecipazione sociale fino all’oltre nel quale la vita si riassume ritrovando nei ricordi le emozioni, le motivazioni, scemate le passioni, prendendo in considerazione il passaggio futuro.
Comprendere la natura ed i suoi meccanismi basilari per arrivare a capire che la natura è banalmente semplice ma l’interazione di tutti i meccanismi semplici porta alla più grande complessità possibile.
L’uomo è contraddistinto dalla curiosità e dalla capacità di astrazione e da una passione unica per ciascuno: il mio più grande interesse di sempre è la natura. Cosa è giusto o sbagliato?
Quale dunque il senso della vita?L’uomo non è altro che una specie naturale che agisce secondo i meccanismi propri della specie, simbionte di altre quindicimila specie in un agglomerato interattivo di circa 200 miliardi di individui, ognuno dei quali è un singolo individuo e come tale agisce e vive completamente, individualmente, perseguendo esclusivamente i propri interessi, seguendo la propria natura, spesso senza rendersi conto di essere solo una parte dell’intero.
Fatti i debiti rapporti, dal punto di vista dell’organismo che contiene noi complesso ed immenso, potremmo essere un piccolo agglomerato canceroso di circa 8 miliardi di individui con caratteristiche anomale. Potremmo essere un agglomerato talmente piccolo che Egli non se ne è ancora neppure accorto, oppure ci sta già curando e si vedono gli effetti se la storia e la leggenda hanno un fondo di verità. Nascere, nutrirsi, selettivamente per crescere per sopravvivere. Sopravvivere il più a lungo possibile per riprodursi come specie identificabile, cioè rintracciabile in un contesto. Per l’uomo alimentarsi non è però solo il semplice nutrirsi è anche piacere, convivio, conversazione, scienza.
Sedersi a tavola con gli amici parlare e discutere è vivere quindi mangiare bene è vivere bene se impariamo come.
Morire quindi dopo aver contribuito secondo le proprie possibilità, riportando l’equilibrio energetico nel sistema. Un cerchio, un ciclo, un percorso senza fine, un viaggio infinito differente ma sovrapposto per ciascuno di noi.
Senza capitoli e schemi come in un ciclo mai compiuto è possibile rileggere il libro senza mai ritrovare un inizio e mai una fine ma sempre un nuovo stimolo. Un compagno ideale. Verrete rimessi in discussione.
Titolo:
Il mio pensiero libero: un viaggio infinito
Un libro che dopo averlo finito, si può anche rileggere in avanti oppure indietro a partire da ogni punto.
Sempre un nuovo inizio, mai una fine.
Autore Antonio Balzani Contatti Autore Antonio Balzani Via Bucci 3 43126 Parma
Gsa gestione sistemi ambientali studio professionale Parma Tel. 335371421
Mail: a.balzani@live.it Web: www.balzani-antonio.it
Epigrafe:
Leggere permette di convivere tante vite e ogni volta di confrontarsi e rimettere in discussione anche sé stessi !
Un libro che spazia sugli argomenti che interessano la vita e le grandi domande fondamentali.Pensieri di una vita e sulla vita: sulla scienza e la società; la natura, la storia, le religioni; l’amore.
Una filosofia essenziale. Riflessioni elaborate sulla base di emozioni e ricordi spunti casuali: un panorama, una situazione, una frase detta o sentita, una conversazione. Il metodo scientifico.
Porsi domande e cercare risposte che magari spuntano fuori all’improvviso dopo anni, quando il cervello, in piena autonomia, decide di fornire dei collegamenti.
Magari viaggiando in auto: momenti in cui l’attenzione è distratta, un dormiveglia.
Ricordando, ragionando e pensando assieme, questo libro vi farà rimettere in discussione voi stessi affrontando, in una successione di episodiche conversazioni vari temi sulla società l'amore la religione, la filosofia, la politica ma soprattutto l'ambiente, la natura, l'ecologia ed il metodo scientifico, l'alimentazione, la vostra intera filosofia di vita.
Il libro rappresenta un percorso. Le tappe di un percorso che costituisce la vita di un uomo, la mia in particolare.
Il percorso si svolge dalla giovinezza, piena di emozioni e di passioni forti per giungere alla maturità in cui si sviluppa l’interesse per la società, i meccanismi sociali e di interazione, per arrivare all’oltre nel quale la vita si riassume e stranamente, ritrovando nei ricordi le motivazioni continua a svolgersi scemate le passioni, ritrovando nuovamente le emozioni e prendendo in considerazione il passaggio futuro.
Il senso della vita, la possibilità di morire.
Il tutto si avvolge attorno ad un tronco centrale, “un albero della vita” che rappresenta il filo conduttore della vita di ognuno. La curiosità.
Per la mia vita in particolare, la mia grande passione, il mio più grande interesse di sempre: la natura.
L’uomo è contraddistinto dalla curiosità e dalla capacità di astrazione.
Comprendere la natura ed i suoi meccanismi basilari per arrivare a rendermi conto che la natura è banalmente semplice ma l’interazione di tutti questi meccanismi semplici porta alla più grande complessità possibile.
Quale dunque il senso della vita?
L’uomo non è altro che una specie naturale che agisce secondo i meccanismi propri della specie.
L’uomo è un simbionte di altre quindicimila specie in un agglomerato interattivo di circa 200 miliardi di individui, ognuno dei quali è un singolo individuo e come tale agisce e vive completamente, individualmente, perseguendo esclusivamente i propri interessi, seguendo la propria natura, spesso senza rendersi conto di essere solo una parte dell’intero.
Fatti i debiti rapporti per l’organismo che ci contiene, complesso ed immenso rispetto a noi, potremmo essere un piccolo agglomerato canceroso di circa 8 miliardi di individui con caratteristiche anomale.
Potremmo essere un agglomerato talmente piccolo che Egli non se ne è ancora neppure accorto, oppure ci sta già curando se la storia e la leggenda hanno un fondo di verità.
Nascere, nutrirsi. Nutrirsi selettivamente per crescere. Crescere per sopravvivere. Sopravvivere il più a lungo possibile per riprodursi come specie identificabile, cioè rintracciabile in un contesto.
Morire dopo aver contribuito secondo le proprie possibilità, riportando l’equilibrio energetico nel sistema.
Un cerchio, un ciclo, un percorso senza fine, un viaggio infinito differente ma sovrapposto per ciascuno di noi.
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